E’ immaginato come un “Padiglione Teatro Italia” il 48. Festival Internazionale del Teatro firmato dal direttore Antonio Latella, un’esposizione collettiva di artisti italiani, in scena dal 14 al 25 settembre a Venezia con 28 titoli per 40 recite, tutte novità assolute.
In un’ottica di valorizzazione del teatro italiano, il direttore, Antonio Latella, ha così commentato le sue scelte: “Abbiamo cercato di costruire una mappatura di artisti che sono al di fuori di queste leggi e che raramente vengono programmati dai teatri istituzionali, ma che si stanno imponendo all’attenzione della critica e degli operatori; artisti che, soprattutto, stanno costruendosi un loro pubblico, fortemente trasversale e che esce dalla costrizione dell’abbonamento”.
A Mariangela Gualtieri, poetessa, attrice, autrice, è affidata l’apertura della nuova edizione con uno dei suoi preziosi “riti sonori”, come sempre guidato da Cesare Ronconi, un rito pensato come inaugurale.
Il tema della censura, visto come valore “alto” da proporre al pubblico e agli operatori, sarà il filo conduttore di quest’anno, ragionando sul fatto che i teatranti italiani faticano a entrare in un mercato internazionale. Tante le proposte: si passerà da autori come Fassbinder, D’Annunzio e Nabokov a personaggi storici o tematiche politiche, sociali, psicologiche che consentono di mettere sotto la lente d’ingrandimento la realtà.
Leonardo Lidi, Fabio Condemi, Leonardo Manzan, Giovanni Ortoleva e la vincitrice dell’edizione 2019/2020 Martina Badiluzzi sono i registi usciti dal vivaio di Biennale College, nati a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, ognuno con la propria fisionomia, una lingua definita con cui scrivono il teatro dei nostri giorni. Con loro anche Caroline Baglioni, promossa dal College Autori Under 40. Vicini, per generazione, sono Pablo Solari – regista, drammaturgo, musicista, nonché autore di serie web con il gruppo satirico “Il terzo segreto di satira” – e Alessandro Businaro, regista e autore.
Le compagnie presenti al Festival, nate tutte nel nuovo millennio, sono formazioni indipendenti raccolte attorno a un’idea, un modo di fare teatro che esca dalle consuetudini.
I Leoni del Teatro quest’anno vogliono premiare “artisti che danno e fanno tantissimo per il teatro – spiega Antonio Latella – ma che spesso restano in seconda linea, anche per responsabilità del regista, troppo spesso accentratore, che dimentica quanto il risultato finale sia spesso legato ai collaboratori che sceglie”. Il premio alla carriera è attribuito a Franco Visioli, sound designer al fianco di Thierry Salmon, Peter Stein, Massimo Castri, Antonio Latella, autore di drammaturgie sonore che diventano parte essenziale di uno spettacolo sempre più polifonico, dove ogni elemento concorre ugualmente alla sua definizione. Il Leone d’argento è assegnato ad Alessio Maria Romano, regista e coreografo che ha lavorato ai movimenti scenici di spettacoli di Luca Ronconi, Carmelo Rifici, Valter Malosti, Sonia Bergamasco, fra gli altri, oltre a impegnarsi nella pedagogia del movimento per la formazione degli attori.
I programmi di Danza Musica Teatro della Biennale di Venezia si svolgeranno quest’anno senza soluzione di continuità:
- dal 14 al 25 settembre il 48. Festival Internazionale del Teatro, quarto atto del progetto del Direttore Antonio Latella, quest’anno pensato come una sorta di “collettiva” di artisti italiani, sollecitati a comporre tutte nuove opere attorno all’unico tema della censura;
- dal 25 settembre al 4 ottobre il 64. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, che il Direttore Ivan Fedele ha focalizzato sul dialogo tra generazioni, grandi personalità della musica del passato recente in dialogo con autori della più stringente contemporaneità;
- dal 13 al 25 ottobre il 14. Festival Internazionale di Danza Contemporanea diretto da Marie Chouinard, che completa il suo quadriennio di direzione perseguendo un’idea di danza inclusiva, praticata come un territorio senza limiti.