Il termine Yoga, antichissimo, deriva dal sanscrito e ha vari significati, che nel tempo e nelle varie culture sono stati associati alle innumerevoli declinazioni di questa pratica al contempo teorica e fisica.
Nell’Amaracasa, il lessico di sanscrito risalente al sesto secolo avanti Cristo, gli viene dato il significato di: unione, ragionamento, preparazione alla guerra, contatto, medicina, tantra. In primis lo Yoga è un “sastra”, cioè una disciplina, e per esprimerne la potenzialità nell’antico testo indiano Gita, viene utilizzato in queste raccomandazioni: “Ben saldo nello Yoga, compi le tue azioni lasciando da parte ogni attaccamento, e rimanendo equanime nel successo e nell’insuccesso. Per chi è provvisto di consapevolezza, non esistono più in questo mondo né il bene né il male. Perciò dedicati allo Yoga, che è maestria nelle azioni”. Questo aspetto concettuale e filosofico è spesso poco considerato in Occidente, dove la teoria e la pratica sono ritenute culturalmente due cose ben distinte. Tuttavia, per compenetrare al meglio questa disciplina, e non praticarla tenendo presente soltanto una serie di esercizi da imparare, è bene anche approfondirne la conoscenza a livello concettual-culturale, leggendo e viaggiando, per esempio, partecipando a convegni tematici, questo anche per poter scegliere il tipo di Yoga più adatto a noi, e imparare a distinguere false promesse di benessere somministrate in modo superficiale da insegnanti improvvisati. Da sempre lo Yoga è uno e mille: si dirama in varie branchie e possibilità, adattando l’approccio di chi voglia avvicinarsi a questa disciplina considerandone l’età, il sesso, l’ambiente, lo stato sociale. In Occidente tra i tipi di Yoga più diffusi: Hatha Yoga, Kundalini Yoga, Anusara Yoga, Vinyasa Yoga, Raja Yoga, Power Yoga. Alcuni più statici e meditativi come l’Hatha, altri più dinamici e adatti a chi si può allenare di più come il Power.
Lo scorso 21 Giugno si è celebrata nel mondo la giornata dello Yoga. Nel mondo sono più di duecento milioni gli appassionati di questa disciplina, in Italia due milioni circa, e le scuole sono un migliaio su tutto il territorio. E’ una passione che non ha limiti di età: a praticarlo uomini, donne, bambini, adulti e anziani. E probabilmente non è un caso che in periodi difficili, di crisi sociale ed economica, ma anche sanitaria come per quest’ultima drammatica pandemia, lo Yoga abbia visto aumentare gli adepti, che hanno potuto seguire anche corsi online a distanza. In questo ultimo periodo, in assenza di altro e con il forzato isolamento, ha costituito l’unico scudo protettivo per il corpo e la mente di tanti, aiutando a gestire l’ansia, la paura, la solitudine. Fa bene al corpo e all’umore, aiuta a ritrovare l’armonia, anche con se stessi oltre che con il mondo circostante. Una volta provato, non lo si abbandona, diventa una predisposizione mentale, uno stile di vita che aiuta ad acquisire consapevolezza, lucidità, coraggio, benessere fisico. Insomma, una vera e propria cura, per il corpo e la mente.