Valorizzare il contributo femminile alla cultura declinata in ogni sua espressione, promuovendone la conoscenza nella sua concretezza nel sociale, e rendendo note quelle figure femminili che nella storia, nella letteratura, nelle arti e nelle scienze hanno rappresentato il genio femminile: questo è lo scopo del Centro Studi Femininum Ingenium. Ne abbiamo incontrato la Presidente, Roberta Fidanzia.
Come e da chi è nata l’idea di fondare il Centro Studi Femininum Ingenium ?
Per anni, dopo aver conseguito il Dottorato in Storia delle dottrine politiche e Filosofia politica presso la Sapienza di Roma, ho collaborato con queste cattedre e ho avuto la possibilità di partecipare al Corso Donne Politica Istituzioni organizzato con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Durante questo periodo ho avuto modo di avvicinarmi alle tematiche femminili e di conoscere numerosi docenti con cui negli anni ho mantenuto un rapporto di stima profonda e amicizia. Nel 2020, poco prima dello scoppio della pandemia, con il supporto di mio marito, docente e giornalista, abbiamo dato vita al Centro Studi Femininum Ingenium, invitando a far parte del Comitato Scientifico alcuni degli autorevoli docenti che avevo avuto l’opportunità di conoscere nel mio percorso accademico. Abbiamo costituito anche un nutrito e prestigioso Comitato di Esperti del Centro Studi, con i quali organizziamo frequentemente molte attività culturali di rilievo scientifico e anche di divulgazione. Sin da subito abbiamo avuto anche l’adesione di docenti dall’estero, in particolare dalla Romania, e recentemente interessanti contatti con il mondo accademico spagnolo.
Quanto sarebbe importante, soprattutto oggi, rivalutare e dare il giusto spazio al contributo delle donne nelle arti, nella scienza, nella letteratura e nella storia, partendo dai programmi scolastici della scuola dell’obbligo?
A tale proposito stiamo elaborando alcuni progetti che presenteremo alle scuole nel prossimo futuro, con l’intento di raccontare momenti storici particolari attraverso la lente dello sguardo femminile, sperando di far cogliere agli studenti -e anche ai docenti- sfaccettature e particolari che in altro modo non sarebbero stati evidenti. Riteniamo doveroso affiancare ai grandi classici della nostra meravigliosa letteratura anche la lettura e l’analisi di opere scritte da penne femminili, ricostruendo una genealogia letteraria e del pensiero complementare a quella maschile. Solo in questo modo si può offrire un giusto completamento alla formazione dei giovani studenti. Questo naturalmente vale anche per le discipline scientifiche e artistiche. Sarebbe bello poter annoverare nell’indice dei testi le scoperte o le invenzioni femminili, così come le opere d’arte dipinte da mano di donne.
Che si potrebbe fare per recuperare un patrimonio, riguardante tutti i settori artistici e non, condannato all’oblio da un’ottusa gestione patriarcale della società, e forse irrimediabilmente perduto?
Il Centro Studi Femininum Ingenium è molto attivo ed attento al recupero e alla riscoperta del femminile e della sua presenza nei vari ambiti della cultura, dalla letteratura all’arte, dalla poesia alla filosofia, e così via. Sin dalla nascita del CSFI abbiamo ripreso e riportato in attività Femininum Ingenium. Collana di Studi sul genio femminile, che ha la costante ambizione di perseguire un alto livello scientifico e culturale, con il proposito di offrire le proprie riflessioni, interrogandosi in modo critico rispetto alle sollecitazioni che giungono dalla realtà odierna, che non smette mai di solleticare l’interesse speculativo e stimolare argomentazioni alternative alle proposte più diffuse. I contributi pubblicati nella Collana rivestono carattere multidisciplinare e/o riguardano le più diverse aree scientifiche della classificazione ANVUR. Abbiamo all’attivo otto volumi editi, uno in corso di pubblicazione, che raccoglie gli atti del Convegno Le Madri della Patria. Le Donne della Costituente (1946-2021); altri due che presenteranno gli atti dei Convegni: L’espressione del femminile nelle opere di Alessandro Manzoni. Itinerari di Letteratura, Filosofia e Politica e Gamificación. Aplicaciones, horizontes, límites. Caminos jurídico-filosóficos, sociológicos, biopolíticos. E altri due che sono dedicati il primo al tema Famiglia. Fondamenti, ruolo, crisi e il secondo al tema Sostenibilità e cura: una relazione al femminile, con saggi di studiosi che hanno risposto alle nostre richieste, e la costante adesione ai Convegni, anche da parte della componente accademica maschile, ci dimostra che il patrimonio culturale femminile non è motivo di grande interesse e ricerca condivisa.
Alla prima Collana si è affiancata la nuova serie editoriale Cammei, una raccolta di ritratti femminili, elaborata attraverso una ricostruzione biografica suddivisa, per temi e prospettive, delle esistenze di donne illustri, più o meno note, che con le loro proposte -filosofiche, letterarie, artistiche, scientifiche, ecc… – che con il loro impegno, hanno fornito un prezioso contributo alla formazione del pensiero occidentale e non solo. Siamo in procinto di pubblicare un primo ritratto dedicato a Christine de Pizan.
Nel 2023 abbiamo dato avvio a Flores Memoriae, nuovo progetto scientifico di ricerca che nasce dalla volontà di recuperare, custodire e trasmettere le ‘piccole memorie’, i ricordi familiari e le testimonianze, soprattutto quelle femminili. Sono, infatti, molto spesso le donne le custodi delle storie familiari, coloro che tramandano tradizioni e consuetudini, ricordi che a volte si trasformano in miti, altre fioriscono dagli archetipi ereditati da un lontano passato. Abbiamo pubblicato il primo volume: Omuncolo. Silloge poetica di Brunella Baratelli, a cura di Ilaria Pagani. Siamo molto fieri di avere sulla copertina della Collana l’immagine di Ajello Eutichio, Musa pensativa, conservata al Museo Nacional del Prado di Madrid che ci ha autorizzati all’uso gratuito per il nostro progetto.
Una possibilità di recupero, potrebbe giovare anche a incrementare rispetto e collaborazione fra i sessi, anziché rivalità e sopraffazione, nel nome di un ritrovato equilibrio?
Le donne sono presenti nella storia senza clamore, rivelano l’essenza del femminile, che è anche narrazione, tessitura di relazioni, edificazione sociale. Il CSFI si pone l’obiettivo di riscoprire e rivalutare queste figure e queste caratteristiche, al fine di contribuire all’emersione di una storia dell’umanità e delle sue idee, non con intento conflittuale e di contrapposizione rispetto a quella ufficiale, ma in modo ad essa speculare e complementare. Parafrasando Luce Irigaray, la diversità tra i due sessi nel suo essere riconosciuta diventa ponte tra il femminile e il maschile. Avvicinare l’altro in un dialogo che è incontro, perché nella differenza entrambi i soggetti – il femminile e il maschile – partecipano allo scambio ed entrano in relazione.
Il Centro Studi Femininum Ingenium promuove un premio letterario e un festival, giunto quest’anno alla IV edizione, intitolato “Le parole di Lavinia”: perché questo titolo?
Il Festival e Premio Letterario al femminile “Le Parole di Lavinia” è dedicato al genere femminile ed è ispirato alla progenitrice ideale della popolazione del territorio pontino: Lavinia. Questo personaggio ha un ruolo determinante nello svolgersi della storia narrata da Virgilio nell’Eneide, eppure compare solo marginalmente in alcuni capitoli dell’opera, quasi senza proferir parola. Segno, questo, che il ruolo delle donne nella storia dell’umanità è fondamentale, anche se non esplicitato, poiché capace di costruire relazioni e genealogie.
La scelta del titolo si motiva nel sottolineare quelle parole non dette di Lavinia, ma espresse attraverso la descrizione del suo volto, da cui traspare la forza dei suoi sentimenti e la capacità di incarnare il destino di un popolo nel suo sacrificio.
Quest’ultima edizione, la IV svolta a dicembre 2023, si è tenuta tra Roma, Pomezia e Ardea, con un’anteprima letteraria romana nella quale sono stati annunciati i nomi dei vincitori e presentato in anteprima il primo volume del progetto Flores Memoriae, il Festival letterario vero e proprio, svoltosi a Pomezia, culminato nella cerimonia di premiazione che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico proveniente da tutta Italia, e una postilla al Festival dedicata a Il Natale e le Donne, svoltasi nella città di Ardea, terra dei Rutuli di cui Lavinia era sovrana.
Siamo in procinto di dare avvio alla V edizione, con il nuovo bando di concorso per il 2024. Ne daremo notizia sul sito femininumingenium.it e sui nostri canali social (FB, X, Instagram, Telegram), nonché su siti e pagine di concorsi e premi letterari.
Sarebbe di utilità per le iniziative del Centro, la collaborazione con Università e Istituzioni?
Il Centro Studi nasce con Comitato Scientifico composto da autorevoli docenti di varie Università italiane e con Comitato di Esperti appartenenti ad Università e Istituzioni di ricerca, come già accennato. Inoltre, collabora con enti pubblici e istituzioni per la progettazione e la realizzazione di eventi culturali di alto profilo. Nel 2022 stato sottoscritto un accordo di collaborazione scientifica con l’Università degli Studi “Guglielmo Marconi” per l’istituzione di un Seminario Permanente sul tema “Le Antigoni moderne: il contributo del femminile alle arti, alla filosofia e alla politica”, che ha visto l’organizzazione di importanti Convegni nazionali ed internazionali sul tema del femminile declinato nei suoi aspetti letterari, politici, sociali, filosofici. Molti altri progetti e collaborazioni sono in itinere.
Progetti futuri (a breve o lungo termine)?
Il 2024 si preannuncia molto impegnativo! Abbiamo un calendario molto fitto, a partire da febbraio con alcuni incontri online che si svilupperanno per alcuni mesi dedicati alla presentazione dei libri finalisti della IV edizione del Premio letterario, e marzo con due grandi eventi dedicati alle donne, il 7 e l’8 marzo a Roma. Proseguiremo con altri convegni e incontri periodici dedicati anche alle monache benedettine illustri nel 60° Anniversario della proclamazione di San Benedetto Patrono d’Europa e a Santa Chiara e al movimento francescano femminile, ad 830 anni dalla sua nascita (l’anno scorso era il 770° anniversario della sua morte). Avremo la V edizione del Festival con il Premio e in pentola bollono moltissime novità per questa prima tappa ‘storica’. Siamo anche già proiettati al 2025 con la programmazione di un importante convegno internazionale dedicato ad Hannah Arendt nel 50° della sua scomparsa. Volendo, arriviamo al 2028… ma non voglio anticipare troppo! Per questo vi consiglio di seguire il nostro sito e le nostre pagine social: rimanete in contatto e sarete sempre aggiornati!
Nel tempo abbiamo dato anche vita a Sulle Orme di Egeria. Il blog al femminile del CSFI, ispirato alla straordinaria figura di Egeria, scrittrice romana, autrice del noto Itinerarium, probabilmente il primo racconto di viaggio di penna femminile, e intende proporre narrazioni suggestive alla riscoperta di luoghi noti e meno noti, osservati e narrati attraverso lo sguardo femminile. Il motto “Non una ma molte Città delle Dame”, che caratterizza il Blog, è ispirato all’opera della nostra amata Christine de Pizan, alla quale è intitolata la costituenda Biblioteca. Ogni itinerario avrà l’obiettivo di costruire un’esperienza nuova e affascinante, alla scoperta del femminile e della bellezza.
Per saperne di più
facebook.com/femininumingenium