Medita e sarai più sano, ma anche più bello. E’ scientificamente provato infatti che prendersi una pausa durante la giornata, per dedicarsi a esercizi di meditazione e “mindfulness”, cioè concentrarsi sulla consapevolezza del “qui e ora”, comporta numerosi vantaggi per il nostro organismo, aumenta per esempio la lunghezza dei telomeri, i filamenti del DNA che rallentano l’invecchiamento, ma non solo. Questa pratica diminuisce anche il tasso di cortisolo nel sangue, il maggiore responsabile di ansia e stress, ha funzioni antinfiammatorie perché stimola il sistema nervoso simpatico, abbassa la pressione, rinforza i sistema immunitario, allevia il dolore, concilia il sonno, aumenta la capacità di concentrazione, e chi più ne ha….Tutto comprovato scientificamente.
Molti studi che si sono occupati di meditazione “mindfulness”, in particolare hanno evidenziato come questa provochi reazioni positive nella produzione delle endorfine, per esempio, aiutando a padroneggiare oltre all’ansia il dolore fisico. La U.S. National Library of Medicine, per esempio, accoglie molti studi pubblicati da note riviste medico-scientifiche dove sono riferiti i risultati di reazione a queste tecniche su malati di ogni tipo.
La parola meditazione deriva dal latino “meditari”, cioè “essere mosso verso il dentro”. La definizione che ne dà il saggio Osho è: “Tornare a casa, riposarsi all’interno del proprio essere”. Questo rende l’idea di come dovrebbe essere questo momento di distacco dai ritmi, troppo spesso frenetici, che coinvolgono le nostre attività quotidiane.
Ci sono varie modalità per esercitare questa semplice pratica che è stata, soprattutto in Oriente, associata a credenze religiose e filosofiche. In Occidente è considerata svincolata da questo, e utilizzata come un mezzo per ricondurre l’uomo, anima e corpo, a riappropriarsi della primigenia armonia legata ai ritmi della natura.
Meditare è per tutti: adulti, bambini, atei, credenti, sani e malati. Per meditare sarebbe sufficiente stare in silenzio, se si è all’aperto ascoltare i suoni della natura, o anche ascoltare della musica rilassante, quella classica indiana per esempio. Se eseguita con costanza ogni giorno almeno per mezz’ora (anche suddivisa in due o tre volte), la meditazione produce risultati sorprendenti, migliorando anche il tono del nostro umore. L’ideale sarebbe poter scegliere una stessa ora e lo stesso luogo ogni giorno, in un posto tranquillo al chiuso o all’aperto, dove ci si possa isolare. La posizione del corpo dovrebbe essere comoda, possibilmente seduti con gli occhi chiusi. Bisogna poi concentrarsi con attenzione sulla respirazione cercando di farla partire dalla pancia, lenta e regolare. Se i pensieri continuano a non dare tregua, la musica può essere di aiuto. È possibile anche meditare in movimento, per esempio durante una passeggiata all’aperto nella natura, prestando attenzione oltre che ai suoni, anche agli odori delle piante. Una volta trovate le modalità e i ritmi più consoni alle nostre esigenze, si può praticare la meditazione dovunque, anche in viaggio, mentre si va a lavoro, sul treno, in metropolitana, in autobus, persino nel traffico più congestionato. Sempre chiudendo gli occhi (naturalmente non mentre si sta guidando!), anziché stressarsi nella lotta contro il tempo si può proprio approfittare delle pause forzate per ricaricarsi con questa pratica, anche in situazioni non ottimali come queste, per arrivare a destinazione più carichi di energia positiva.
Si può iniziare da autodidatti, leggendo manuali dedicati, oppure rivolgersi ai vari centri oramai diffusi in tutto il Paese, per avere indicazioni più mirate secondo le esigenze personali, seguiti da esperti del settore che organizzano esercitazioni singole o di gruppo. Perlopiù si tratta di centri che si occupano anche di Yoga, o di cultura orientale. Esistono vari metodi di meditazione: statici o dinamici, ma qualunque tipo si scelga, i vantaggi per la nostra salute psicofisica saranno evidenti.
Provare per credere!