Chi l’ha detto che chi dorme non piglia pesci? Questo noto e antico proverbio, che spesso ripetevano le nostre mamme quando la mattina non volevamo alzarci dal letto per andare a scuola, oggi non vale più. Ci sono infatti buone notizie per i dormiglioni, è arrivato il lavoro dei loro sogni: essere pagati per una bella dormita. Molte aziende sono alla ricerca dei cosiddetti dormienti professionisti o sleep influencer, molto utili anche a scienziati e medici nello studio del cervello umano e altre attività corporee legate al sonno. Ma non solo. Dormire è richiesto anche da artisti, ospedali, produttori di materassi e albergatori, che hanno bisogno di raccogliere esperienze e feedback sul sonno e il comfort, per testare un nuovo prodotto o un’invenzione.
Ma non è tutto oro quello che luccica.
Uno sleep influencer potrebbe dover dormire anche con fili, nastri e apparecchi posizionati su tutto il corpo ed esperti intorno che osservano ciò che accade. Si pensi solo che le ricerche diverse sul sonno, sui suoi disturbi e l’impatto di un farmaco sono studiati dagli scienziati e dai ricercatori proprio sui dormiglioni professionisti. Alcuni esperimenti, inoltre, potrebbero costringere a dormire anche per molte ore o addirittura giorni, in modo che ricercatori e medici possano monitorare il corpo e le sue dinamiche nel tempo. Questi studi normalmente si concentrano sulla misurazione delle onde cerebrali, sul processo di respirazione, sui cambiamenti nel ritmo cardiaco e sui movimenti dei muscoli.
Un’alternativa molto più allettante…
Chi non vuole fare da cavia può orientarsi su un’attività decisamente più piacevole: testare letti, materassi e lenzuola per le aziende ed esprimere un’opinione in merito per rendere migliore il prodotto; altrimenti – ancora meglio – il lavoro di tester per materassi in hotel di lusso, che consiste nel dormire e provare letti in stanze diverse per poi scrivere recensioni e blog sull’albergo, con eventuali suggerimenti per renderlo ancora più confortevole. In tal caso bisogna compilare una serie di documenti e annotare le sensazioni più profonde associate al dormire.
Il primo nome con cui fu chiamato il collaudatore di materassi era “snoozetern“, ovvero un dipendente che doveva provare i materassi dormendo sui prototipi, per poi stilare una relazione completa e pubblicizzare il prodotto al meglio.
Il britannico Alex Shannon è stato il primo influencer del sonno per gli hotel extra-lusso. Il trentacinquenne gira per alberghi a cinque stelle raccontando come si dorme su Instagram e guadagnando, in soli 18 mesi, ben 50.000 euro, come riportato sul quotidiano britannico Daily Mail.
Qunar, un sito di viaggi, assume sleep influencer per le loro recensioni sulle camere: i dormienti professionisti devono fornire dettagli, come il numero di letti, la morbidezza delle pantofole, il servizio in camera e il WiFi nei rinomati hotel del paese.
Per chi ha un’indole esibizionista può mettersi a disposizione di artisti e dormire sulla mostra d’arte vivente.
Ci sono poi grandi aziende, come i colossi della comunicazione Google e Facebook, che per stimolare il rendimento dei propri dipendenti offrono servizi molto allettanti, predisponendo, ad esempio, uffici realizzati come bar o sale lettura, inoltre è concessa la famosa siesta durante l’orario di lavoro, adagiati su un’apposita sedia, poltrone o spazi con programmi integrati, tra cui una voce rilassante che insegna a calmarsi o musiche e vibrazioni che conciliano il sonno.
Quanto si guadagna dormendo?
Non c’è uno stipendio fisso poiché ogni lavoro e ruolo richiesto varia rispetto ad altri e certe volte si assume solo in relazione a determinati progetti.
Nel 2013 la NASA ha offerto ai dormienti professionisti, oggetto di ricerca scientifica, 18.000 dollari per restare a letto 70 giorni al Johnson Space Center di Houston.
In uno studio condotto dall’Università del Colorado è stato stimato che possono essere guadagnati circa 2.730 dollari in un oggetto di analisi del sonno, per un tempo che varia dai 14 ai 17 giorni.
La Medicina del sonno presso la Facoltà di Harvard può pagare circa 10.125 dollari per uno studio dai 32 ai 37 giorni.
Travelodge, una società di ospitalità, aveva uno sleeper nel suo hotel che era stato pagato più di 100.000 dollari all’anno.
Il New Museum di New York ha pagato circa 10 dollari l’ora alla persona che ha accettato di dormire nel mezzo del museo prendendo un sonnifero.
Quali sono le caratteristiche che deve avere un dormiente professionista?
In realtà non ci sono specifiche qualifiche a parte la maggiore età.
Nei centri di ricerca bisogna essere individui sani o eventualmente persone che presentano alcuni disturbi del sonno; mentre chi desidera dormire in hotel di lusso deve avere ottime capacità di comunicazione e di scrittura per poter trasmettere la sua esperienza nei dettagli.
È necessaria inoltre la flessibilità dell’orario lavorativo, con disponibilità sia di giorno che di notte, e con obbligo di evitare l’assunzione di caffeina nei giorni in cui si dovrebbe dormire. Potrebbe anche essere richiesto di non utilizzare lozioni e prodotti per capelli.
Quali sono i pro e i contro di uno sleep influencer?
Il primo vantaggio certamente è essere pagati per dormire, inoltre, in caso di dormienti che aiutano i ricercatori, si possono apprendere i vari modi di dormire e i disturbi ad esso correlati, oltre a beneficiare di trattamenti medici rilevati dallo studio e imparare pratiche di vita salutari.
Di contro è la lontananza dalla casa e dagli affetti, in certi casi non avere un entrata fissa, aspettare di essere chiamati per i vari progetti ed essere disposto a viaggi e spostamenti continui. Si consideri poi che quando un piacere diventa un dovere potrebbe perdere la sua sfera attrattiva e diventare addirittura noioso.