È stata un’artista eclettica nel vero senso della parola la Lollobrigida: attrice, fotografa, scultrice. Aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti la “bersagliera” nazionale, come venne battezzata in Italia dopo il film “Pane, amore e fantasia” di Vittorio De Sica che l’aveva lanciata.
Un talento poliedrico, una carriera internazionale, non erano però stati sufficienti a cancellare un trauma vissuto da giovanissima, che ne avrebbe condizionato la vita sentimentale. È stato solo all’età di 90 anni che, durante un’intervista, la diva ha raccontato di essere stata violentata da un noto giocatore della Lazio, che l’aveva, per così dire, rimorchiata all’uscita della scuola, quando aveva 18 anni. Non volle mai denunciare l’episodio, e lo visse per anni come una vergogna. Se ancora oggi è difficile parlare di certe cose, immaginiamo in quegli anni, quando la violenza sulle donne era considerata un delitto contro la morale e non contro la persona. Nell’intervista affermò: “Dopo qualche anno, giovanissima, conobbi il medico Milko Skofi, e accettai di sposarlo. Non fu per amore che lo feci, speravo così di superare quel peso, quel senso di vergogna che mi aveva condizionato la vita e il rapporto con gli uomini. Ma solo il lavoro e seguire le mie passioni mi avrebbe aiutato”.
Lavoro che la portò fino ad Hollywood, dove avrebbe conosciuto personalità indimenticabili, come la bellissima e fragile Marylin Monroe, che divenne subito sua amica, grandi registi e uomini dal fascino carismatico. Per citarne alcuni: Frank Sinatra, Burt Lancaster, Yul Brynner, Sean Connery, Rock Hudson, Gérard Philipe.
Con tutti intrattenne un rapporto puramente professionale, negò ogni flirt che le fu attribuito all’epoca. Con uno di questi però, ammise che ci fu un’intesa particolare. Se ne accorsero tutti sul set del film “Salomone e la regina di Saba”, dove la Lollobrigida interpretava la sensuale regina. Durante una scena di un bacio, malgrado il regista King Vidor avesse dato lo stop, Gina e il partner continuarono a baciarsi incuranti di tutto e tutti. Il partner era Yul Brynner. Non sappiamo se l’idillio continuò oltre le riprese del film.
Per tutta la vita la diva avrebbe ribadito la sua indipendenza, sia professionale che sentimentale, orgogliosa per il duro impegno che l’aveva portata a un successo meritato, come ambasciatrice di arte e bellezza nel mondo.