“In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca” (John Muir).
La Val Venosta, con i suoi molteplici paesaggi mozzafiato, affascinanti contrasti e panorami spettacolari, è una delle aree naturali più ricche di sfaccettature dell’Alto Adige. Il suo territorio va dall’area brulla e ricoperta da ghiacciai del massiccio dell’Ortles (con un’altitudine di 3.900 metri) ai fertili bassopiani della vegetazione quasi mediterranea, passando per le splendide vallate in quota con una flora e fauna tipicamente alpina. Situata sul confine occidentale dell’Alto Adige con l’Austria e la Svizzera, facilmente raggiungibili, rappresenta da sempre un’importante zona di transito. La tradizione agricola, l’arte, la cultura, l’architettura e le usanze locali risentono ancora delle tracce che nel corso dei secoli hanno lasciato popoli e civiltà diverse.
Il clima, caratterizzato da giorni soleggiati e notti fresche, e lo stile di vita fanno della Val Venosta uno dei centri del gusto altoatesino. Se vi trovate da queste parti ricordatevi di provare l’Urpaarl, la variante più antica della tipica pagnotta venostana, in grado di durare a lungo, insignita, insieme alla dolce albicocca della Val Venosta, alla fragola della Val Martello e all’antica Pera Pala, del presidio Slow Food.
Definita in passato il granaio del Tirolo, la Val Venosta è tuttora un’importante regione agricola: in basso il paesaggio è dominato da viti, meleti, castagni e coltivazioni di asparagi di Castelbello; in quota malghe e alpeggi caratterizzano le aree montane. I prodotti caseari di molte malghe sono genuini e naturali, come il Formaggio di malga della Val Venosta, che ogni anno riceve numerosi premi in Italia e all’estero.
Molte sono le attività che offre questo territorio: da escursioni a gite in mountain bike, passando per interessanti visite culturali.
Salendo la cosiddetta scala verso il cielo si arriva a pittoresche fortezze, castelli e chiese, fondamento di una testimonianza storica transnazionale, in un paesaggio culturale unico: la Via Romanica delle Alpi, dal valore artistico inestimabile, che ha come epicentro il Monastero di San Giovanni, fondato da Carlo Magno, e oggi patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Fanno parte di questo territorio tre castelli che sovrastano con la loro maestosità la valle: Castel Coira, a Sluderno, che custodisce al suo interno l’armeria privata più grande d’Europa; Castello di Castelbello, appoggiato su uno sperone di roccia sulla riva sinistra dell’Adige, dove si svolgono mostre d’arte, visite guidate e concerti estivi; Castel Juval, all’imbocco della Val Senales, residenza estiva dell’alpinista Reinhold Messner.
A proposito della Val Senales, salendo per le sue strade si arriva al Lago di Vernago che, a dispetto della sua bellezza e degli intensi colori, ha una storia triste. Prima della costruzione della diga, infatti, il terreno, oggi ricoperto dal lago, aveva un aspetto idilliaco, con masi sparsi, rigogliosi prati, grandi pascoli e fertili campi di cereali. Persone anziane del luogo sono concordi nell’affermare che la zona era la più bella della valle, ma con la costruzione del bacino artificiale vennero sommersi sette masi, nove abitazioni, con relativi prati, campi, pascoli e con la chiesetta di Leit. Proseguendo, alla fine del Lago di Vernago, in uno splendido luogo naturale, si trova un parco avventura con diversi tipi di percorsi adatti per tutte le età e ogni grado di difficoltà: Otzi Rope Park.
Protagonista indiscusso di molte fotografie è sicuramente il campanile solitario e sommerso nel lago alpino artificiale di Resia, nel Comune di Curon Venosta, dove si uniscono le tre frontiere: Italia, Austria e Svizzera. Nonostante il paesaggio da cartolina e la nota romantica, la storia di questo campanile è tutt’altro che idilliaca: la chiesetta romanica del XIV secolo, di cui oggi si vede solo il campanile che emerge dalle acque, è la muta testimonianza della costruzione di una diga nel secondo dopoguerra. Accanto un altro lago degno di nota, quello di San Valentino alla Muta, meta amata da ciclisti, escursionisti, pescatori, velisti e chi pratica kitesurf, ma anche per chi vuole farsi una semplice passeggiata in riva al lago e sedersi sulle panchine o sul dondolo di legno e ammirare il panorama.
Itinerario molto più impegnativo, ma decisamente emozionante è l’Alta Via della Val Venosta, da passo Resia a Stava, con viste spettacolari sul gruppo Ortles. Menzione a parte merita l’escursione guidata che conduce al ghiacciaio della Val Senales fino al Giogo di Tisa (3.200 metri), dove nel 1991 fu trovato il celebre uomo venuto dal ghiaccio.
Ai piedi del massiccio dell’Ortles, sopra le località di Lasa e Covelano, si estrae ormai da secoli un marmo molto resistente e particolarmente puro: un oro bianco ricercato e ampiamente utilizzato nell’architettura, nell’edilizia e nell’arte di tutto il mondo. Per chi vuol conoscere l’universo del marmo sono previsti dei sentieri a Lasa e Covelano, con la storica “Ferrovia del marmo”, ancora in funzione, e il sentiero circolare del marmo, con sei tappe che passano attraverso il massiccio del gruppo Lasa, tra Val Venosta, Val Martello e Solda.
La Val Martello è famosa per le sue delicate fragole e per la bellezza ancora selvaggia. Tra un’escursione e l’altra, una tappa gastronomica assolutamente da provare è il Cafe Hölderle: in una terrazza che affaccia sulle montagne è possibile gustare una delle più buone kaiserschmarren dell’Alto Adige (il dolce tipico della tradizione Altoatesina), oltre a vari piatti, dolci e salati, tutti rigorosamente accompagnati dalle squisite fragole.
Per visite più cittadine, ci si può spostare a Merano, dove fare verdi passeggiate attraversando parchi, giardini botanici e costeggiando i numerosi corsi d’acqua, avvolti in un’atmosfera alpino-mediterranea, con il centro storico arricchito da porticati medievali e signorili residenze in stile Liberty. Per una piacevole sosta di tutto relax le Terme di Merano offrono trattamenti di altissima qualità con prodotti locali come mele, fieno e siero di latte.
Sito di notevole interesse è certamente la cittadina medievale di Glorenza, la più piccola città delle Alpi meridionali e uno dei borghi più belli d’Italia, un gioiello rimasto praticamente immutato nel corso dei secoli, con l’unica cinta muraria chiusa delle Alpi interamente conservata. Da vedere il mulino restaurato di recente, dove sul retro si può scorgere la ruota rimessa in funzione, e la prima e unica distilleria di Whisky in Italia. Per gli amanti dei dolci, nella Via dei Portici, si trova un forno dove assaporare un ottimo strudel di mele o di albicocche o – perché no – entrambi.
Da non perdere anche la visita al centro culturale e capoluogo della Val Venosta: Silandro. Situato sulla riva sinistra dell’Adige, ai piedi del Monte Sole, è il centro delle attività commerciali della Val Venosta. Il simbolo del paese è il campanile della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta che, con i suoi 90 metri, è il più alto del Tirolo. Il centro storico, chiuso al traffico, si snoda in piccoli vicoli e stradine, con bar e negozi, che invogliano ad acquistare le specialità del territorio. Ogni giovedì mattina si svolge il tradizionale mercato settimanale con prodotti locali e artigianato di ottima qualità.
Spazio anche agli amanti delle due ruote, che possono percorrere le numerose piste ciclabili, tra cui: la Via Claudia Augusta, costeggiando l’Adige, tra paesaggi suggestivi e ricchi di cultura, gustando, tra una sosta e l’altra, i piatti della tradizione alpina e mediterranea; il tour panoramico della Val Venosta, pedalando lungo il Monte Sole, da Lasa fino a Sluderno; mentre chi è allenato può cimentarsi nel percorso del passo dello Stelvio, la strada alpina più alta d’Italia e una delle più spettacolari al mondo, amata anche dai centauri. Nel Parco Nazionale dello Stelvio, il secondo per superficie degli attuali tredici parchi nazionali dell’arco alpino, si trovano inoltre villaggi di montagna che da millenni vivono in armonia con la natura.
Itinerari molto particolari sono i sentieri delle rogge, storici canali di irrigazione (Waale) costruiti per la scarsità di precipitazioni, originariamente riservati ai “Waaler”, gli incaricati alla manutenzione dei canali. Oggi sono percorsi pianeggianti e percorribili tutto l’anno, adatti anche per famiglie, che attraversano boschi, fiancheggiando meleti, viti e luoghi culturali, regalando ampi panorami sulla vallata.
Consigli per muoversi in montagna: pianificare l’itinerario; rispettare la natura; muoversi sempre in sicurezza; verificare prima della partenza orari di apertura e disponibilità dei rifugi.
Consigli su dove mangiare:
- Malga di Prato: scoprirete tutti i segreti della produzione del formaggio e burro con latte fresco;
- Malga di Tarres: Tarscher Alm (aperta da maggio e ottobre), tel. 328 1756069 – Berggasthof Tarscher Alm (aperta da maggio a ottobre, in inverno da giovedì a domenica), tel. 338 7276600;
- Cafe Hölderle (Alta Valle, 17, Martello – BZ), tel. 0473 744642;
- Hotel & Restaurant Waldheim (St.Maria in der Schmelz 16, Martello – BZ), tel. 0473 744545.
Consigli su dove alloggiare:
Haus Maria: presenta appartamenti e stanze di varie metrature a prezzi molto contenuti, in una posizione strategica, proprietari gentili e disponibili, connessione WiFi gratuita, animali ammessi, piccola piscina riscaldata con acqua salata, angolo benessere con sauna, letti ad acqua, fieno e lana di pecora, servizio di colazione (questi ultimi due servizi sono momentaneamente sospesi per causa Covid). Indirizzo: Via Weingart, 67, Vezzano (BZ) – Contatti: Tel. 0473 742110/Mobile 347 6561316 – Email info@pensionmaria.it – Web Site www.pensionmaria.it
Garni Bergheim: in posizione tranquilla, ma vicino al centro del paese, al lago e ai negozi, offre stanze spaziose e pulite, colazione abbondante, proprietari gentili e ospitali, parcheggio comodo, ottimo rapporto qualità/prezzo. Indirizzo: Via Loretta 9, Resia (Alto Adige) – Contatti: Tel. (0039) 0473 633277 – Email info@bergheim.it – Web Site https://www.bergheim.it/it/
Vantaggi dell’Alto Adige GuestPass (fornita dalla maggior parte delle strutture ricettive): utilizzo gratuito autobus e treni, accesso ai musei elencati e ad alcuni impianti di risalita, sconto su noleggio bici e sci.
Servizio di emergenza e soccorso: 112
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